Indagini sulla stabilità degli alberi

La valutazione di stabilità consiste nella identificazione tassonomica e nella descrizione morfologica, anatomica, biologica, fitopatologica e meccanica degli alberi al fine di determinarne la pericolosità, intesa come propensione al cedimento strutturale integrale o parziale.

Eseguo tali valutazioni secondo le indicazioni dei protocolli metodologici di riferimento (V.T.A. – Visual Tree Assesment) coadiuvando l’ispezione visiva con tutta la strumentazione diagnostica necessaria a seconda dei casi (dendrodensimetro, tomografo sonico, pulling test).

Negli anni ho svolto questa attività per numerose Amministrazioni comunali (tra gli altri, Milano, Bresso, Canelli, Caravaggio, Cormano, Desio, Lovere, Ovada, Torino, Vigevano) e soggetti privati, con all’attivo più di 20.000 valutazioni.

Metodo V.T.A. (Visula Tree Assessment)

Ormai da molti anni mi occupo di verifica della stabilità delle alberature, conformemente al metodo V.T.A. (Visula Tree Assessment) e nel rispetto del “Protocollo I.S.A. sulla stabilità degli alberi”.
Ho eseguito nel tempo numerosissime verifiche e successivi ricontrolli, sia per enti pubblici che per privati, osservando complessivamente più di 20.000 alberi.
Le verifiche eseguite comprendono sia le ispezioni visive sia tutti gli approfondimenti strumentali ritenuti necessari, eseguiti principalmente mediante dendrodensimetro (RESI PD 400) sia mediante tomografo sonico o pulling test.

Come viene eseguita la verifica sulla stabilità di un albero?

La diagnosi di un albero avviene secondo specifiche standardizzate, che possiamo così riassumere.
Per diagnosi si intende l’analisi delle condizioni dell’albero e del suo habitat, al fine di individuare le problematiche strutturali presenti.

La metodologia maggiormente diffusa e ritenuta efficace per la valutazione delle condizioni di stabilità di un albero è il “metodo V.T.A.” (Visual Tree Assessment), tale metodo si basa sul concetto che i difetti statici interni delle alberature sono solitamente collegati a determinati sintomi esterni.

Guidato dai principi della biomeccanica, il metodo è basato sull’assioma della tensione costante: se per una qualche azione esterna (ferita, trauma, alterazione parassitaria, ecc.) una zona dell’albero è sottoposta a tensioni maggiori, queste vengono controbilanciate con la formazione di un anello annuale di legno più spesso nella zona maggiormente sollecitata. Per la determinazione della propensione al cedimento di un albero secondo il metodo V.T.A., occorre poi basarsi su misurazioni strumentali con caratteristiche di oggettività e ripetitività per valutare l’entità del danno in modo quantitativo.

Il metodo prevede innanzitutto una accurata osservazione e valutazione visiva dell’albero, che permetta di determinare tutti i sintomi riconducibili ad anomalie strutturali che hanno progressivamente alterato la stabilità dell’esemplare. Successivamente, tale ispezione visiva sarà supportata da specifici approfondimenti strumentali volti a quantificare l’entità delle anomalie individuate.